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KRITIOS EDIZIONI - COME PUBBLICARE LIBRI  INVIO MANOSCRITTI  
  
REGOLE CHIARE E TRASPARENTI - La cosa migliore è darci regole chiare e trasparenti. Che non deludano voi, che aspirate a pubblicare un libro, che permettano a noi di fare nel modo migliore il nostro lavoro. Come tutti sanno, una casa editrice riceve praticamente ogni giorno diverse proposte di pubblicazione. Vere montagne di carta che crescono nell'arco di settimane e mesi, mentre le nostre energie e il nostro tempo restano purtroppo limitati. Ecco perché, per non dover chiudere la porta a tutti, chiediamo a chi voglia sottoporci un manoscritto, poche, semplici regole da rispettare. Chiunque vorrà inviarci in visione i propri manoscritti è invitato a farlo seguendo queste poche ma importanti regole:
  Prima di inviare un testo prendete attentamente in considerazione quelle che sono le linee editoriali della nostra casa editrice per essere certi che il vostro lavoro possa essere valutato al meglio e che sia in linea con le nostre pubblicazioni. 
  Segnalate il vostro recapito, riportandolo anche sulla prima pagina del manoscritto e non solo nella lettera allegata. Non verranno presi in considerazione testi spediti via e-mail, o su supporti informatici (floppy,
cd…).
    I manoscritti vanno spediti per posta ordinaria, in formato cartaceo e rilegati, al seguente indirizzo:  KRITIOS 
EDIZIONI - Casella postale n. 414 - 95124 CATANIA CENTRO 
  
Tutti i manoscritti ricevuti - che  non saranno restituiti - verranno archiviati e sottoposti a lettura da parte del nostro 
Comitato editoriale. Ci piacerebbe poter rispondere a tutti, anche e forse soprattutto quando le risposte sono negative, in modo analitico e argomentato, ma finiremmo di fatto per fare un altro lavoro. Per non lasciare ambiguità, resta dunque inteso che nel caso in cui non riceviate risposte da parte nostra entro tre mesi, la proposta s'intende rifiutata. In caso contrario, ci faremmo ovviamente sentire noi. Qualora la casa editrice riterrà l’opera idonea per una sua collana, si provvederà alla regolarizzazione di un contratto editoriale. Chi invia il testo è pregato di non chiamare la redazione per avere informazioni sullo stato di lettura. 
Argomenti trattati: 
soprattutto narrativa italiana, saggistica, poesia, arte contemporanea,
demoetnoantropologia, archeologia. 
Generi accettati: temi 
di attualità, mainstream (narrativa non di genere), storico, arte 
contemporanea, tradizioni siciliane, archeologia, guide turistiche.  
Modalità di invio delle 
opere in visione: dattiloscritto completo, dattiloscritto completo + 
sinossi, dattiloscritto completo + sinossi + presentazione. 
Lunghezza delle opere 
accettate (per la narrativa): racconto 
breve (da 5 a 30 cartelle), racconto lungo (da 30 a 50 cartelle), romanzo breve 
(da 50 a 150), romanzo (da 150 cartelle in poi). 
Tipologia delle opere accettate 
(per la narrativa breve): raccolta di 
racconti slegati, raccolta di racconti con una struttura. 
Tempo medio per una 
risposta: impossibile stabilirlo a priori. Non oltre, comunque, 5 mesi. 
 LE PUBBLICAZIONI DELLA KRITIOS 
EDIZIONI INSERITE NEL CATALOGO OPAC 
I cataloghi e i libri  pubblicati 
dalla Kritios Edizioni sono inseriti nel
Catalogo OPAC, 
che è il catalogo 
collettivo delle Biblioteche partecipanti al SBN (Servizio 
Bibliotecario Nazionale) 
finalizzato all'erogazione di servizi all’utenza. L'OPAC SBN (dove OPAC sta per 
"On line Public Access Catalog") consente all'utenza di accedere con modalità di 
ricerca diverse al Catalogo collettivo delle Biblioteche che partecipano al 
Servizio Bibliotecario Nazionale 
(SBN).  Il 
Servizio Bibliotecario Nazionale 
(SBN) è la rete delle biblioteche italiane (vi aderiscono attualmente oltre 
3.200 biblioteche statali, di enti locali, universitarie, di istituzioni 
pubbliche e private operanti in diversi settori disciplinari) promossa dal MiBAC 
(Ministero per i beni e le attività culturali) con la cooperazione delle 
Regioni e delle Università e coordinata dall'ICCU (l'Istituto centrale per il 
catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche). 
Mentre il sistema gestionale (Indice) rimane riservato alla attività delle 
biblioteche, a partire dal 1997 il Catalogo SBN si è aperto al pubblico con il 
suo sistema OPAC (On-line Public Access Catalog), che permette all'utenza più 
vasta di accedere al contenuto informativo del catalogo, con modalità di ricerca 
articolate, e di usufruire dei servizi connessi. Il fatto che il sistema OPAC 
sia distinto dal sistema gestionale fa sì che esso sia accessibile 7 giorni su 
7, 24 ore su 24, cosa che evidentemente è di grande rilevanza, visto che gli 
utenti interessati a
interrogare il catalogo SBN si trovano anche in aree geografiche molto lontane, 
e quindi su diversi fusi orari.
   PER 
LA PUBBLICAZIONE DI LIBRI LA KRITIOS EDIZIONI TIENE PRESENTI GLI ADEMPIMENTI 
LEGALI UFFICIALI VIGENTI   
Le pubblicazioni della Kritios Edizioni sono 
identificate con il sistema unificato di numerazione dei libri ISBN. La Kritios 
Edizioni cura il deposito legale di ogni libro, assicurando l'autenticità delle 
opere in conformità alla Legge n. 106 del 15 aprile 2004 ("Norme in materia di 
deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso 
pubblico"), il cui regolamento di attuazione è stato deliberato nella seduta del 
Consiglio dei Ministri n. 53 del 27 aprile 2006 e emanato con il D.P.R. 3 maggio 
2006, n. 252.  
 
I libri pubblicati dalla Kritios Edizioni sono tutelati dal Copyright - Tutti i 
diritti sono riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale dei 
testi, inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o 
distribuzione dei contenuti stessi anche mediante qualunque piattaforma 
tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta 
della Kritios Edizioni. Per la riproduzione integrale o di parti dei testi 
occorre richiedere l'autorizzazione alla Kritios Edizioni. 
   Apposizione del codice ISBN 
- Il codice ISBN soddisfa l’esigenza di un sistema universale di codifica dei libri. L’ISBN (International Standard Book Number) è un sistema unificato per la numerazione dei libri adottato su scala internazionale che permette l’immediata e inequivocabile identificazione di un titolo o di un’edizione di un titolo di un determinato editore. L’Agenzia per l’area di lingua italiana, di cui è titolare l’AIE 
(Associazione Italiana Editori), è gestita da Ediser srl di Milano. 
  Apposizione del codice a barre EAN-13 - 
L'
EAN-13, è un codice a barre utilizzato per l'identificazione univoca di 
prodotti destinati al consumatore finale. Dal 1º gennaio 2007 la codifica ISBN a 
10 cifre (ISBN-10) è stata modificata per presentarne 13 (ISBN-13) e coincidere 
così con il numero del codice a barre EAN-13, sfruttandone tutti i vantaggi 
nelle diverse fasi della produzione, distribuzione e commercio dei libri. 
  Adempimenti alle normative editoriali 
  vigenti - In ottemperanza alla 
  nuova disciplina del deposito legale, la nuova normativa, che è entrata in 
  vigore dal mese di settembre del 2006 (legge 15 aprile 2004, n. 106, 
  e D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252), risponde alla necessità di 
  raccogliere, documentare, preservare in tutte le sue forme la produzione 
  editoriale, che concorre alla costituzione della nostra "eredità culturale 
  nazionale". 
In ottemperanza al "Regolamento 
recante norme in materia di deposito legale dei documenti di interesse culturale 
destinati all’uso pubblico”, ogni pubblicazione è depositata, una volta 
stampata, presso alcune biblioteche – le due biblioteche nazionali centrali di 
Firenze e Roma per l’archivio nazionale, e una o più istituzioni 
individuate dalle Regioni per l’archivio regionale – “al fine di 
conservare la memoria della cultura e della vita sociale italiana” (legge 
106/2004, art. 1). Le biblioteche a loro volta rendono un servizio alla 
collettività producendo servizi bibliografici, assicurando la conservazione nel 
lungo termine dei documenti nella loro integrità, garantendone la disponibilità 
nel rispetto delle norme sul diritto d’autore e sui diritti connessi. 
Ogni 
nostra pubblicazione viene quindi  depositata alla Biblioteca nazionale centrale 'Vittorio Emanuele II' di 
Roma, alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, alla Biblioteca centrale 
della Regione siciliana 'Alberto Bombace' (Palermo) e alla Biblioteca regionale 
"Giambattista Caruso" (ex Biblioteca regionale dell'Università) di Catania.  
 Consegna delle copie d’obbligo 
- L'articolo 1 della legge 374/1939 prevede in 
capo all'editore l'obbligo di consegnare per ogni stampato o pubblicazione 
quattro esemplari alla Prefettura della Provincia nella quale ha sede l'officina 
grafica e un esemplare alla locale Procura della Repubblica-Ufficio 
territoriale del Governo di Catania.  
L'obbligo in questione comprende anche ogni successiva edizione o ristampa con 
qualsivoglia modificazione nel contenuto o nella forma. Per ogni ristampa 
identica alla pubblicazione precedente basta la consegna di un esemplare alla 
Prefettura. La consegna deve essere fatta prima che stampati e pubblicazioni 
siano posti in commercio. L'articolo 9 della stessa legge prevede due casi 
particolari nei quali all'obbligo di consegna dello stampatore subentra 
l'editore: quando si tratti di pubblicazioni cui abbiano comunque concorso 
officine diverse o che, edite nello Stato, siano state, in tutto o in parte, 
stampate all'estero.  
Editoria: nuovo regolamento per le 
"copie d'obbligo" 
Prima della riforma 
relativa alle pubblicazioni, gli editori dovevano depositare una copia di ogni 
pubblicazione e stampato alla Procura della Repubblica e quattro in Prefettura 
ai sensi della legge 374/1939. 
Dal 2 settembre 2006 i prodotti editoriali non 
dovranno più essere consegnati alle Prefetture. Da quella data, infatti, entra 
in vigore il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 2006, n. 252, 
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2006, recante norme in materia 
di 
deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all'uso pubblico, 
che attua una nuova disciplina destinando direttamente alle biblioteche il 
deposito delle 'copie d'obbligo' delle pubblicazioni italiane, di qualsiasi 
natura esse siano. Con la nuova 
riforma ogni editore deve effettuare il “deposito legale” (prima di mettere in 
commercio gli esemplari di ogni libro editato, ha l’obbligo di consegnare i 
documenti direttamente agli istituti depositari) al fine della creazione degli 
archivi nazionali e regionali della produzione editoriale: 2 copie per 
l’Archivio nazionale della produzione editoriale e 2 per l’Archivio della 
produzione editoriale regionale.  
S'intende per “documenti” 
tutti i prodotti editoriali destinati all'uso pubblico, sia a titolo oneroso che 
gratuito, contenuti su qualsiasi supporto, sia analogico che digitale, nonché su 
ulteriori supporti prodotti dall'evoluzione tecnologica, come:  
  - 
  documenti su supporto 
  informatico; 
 
  - 
  documenti diffusi tramite 
  rete informatica; 
 
  - 
  documenti sonori e video;
  
 
  - 
  film (spettacoli 
  realizzati su supporti di qualsiasi natura, anche digitale, con contenuto 
  documentaristico o narrativo); 
 
  - 
  documenti fotografici 
  (esemplari di foto di qualsiasi natura, inclusi esemplari di immagini 
  che documentino opere delle altre arti); 
 
  - 
  grafica d'arte (esemplari 
  di opere grafiche tratte da matrici realizzate con qualsiasi procedimento, 
  tirate in più esemplari su qualsiasi supporto, purché rispondenti alle 
  tecniche e al sistema di stampa dichiarati, scelti dall'autore con l’intento 
  di creare un'opera originale dell'ingegno); 
 
  - 
  video d'artista (videogrammi 
  di qualsiasi natura, prodotti su qualsiasi supporto e con qualsiasi metodo 
  tecnico, scelti dall'autore con l’intento di creare un'opera dell'ingegno),
  
 
  - 
  microforme (documenti che 
  contengono microimmagini di dati e di documenti su supporto fotochimica).
  
 
 
Il nuovo regolamento fa 
obbligo agli editori di trasmettere direttamente alle biblioteche quattro 
esemplari d'obbligo, con quattro spedizioni distinte:  
  - 
  due per l’archivio 
  nazionale della produzione editoriale (Biblioteca nazionale centrale di 
  Firenze e Biblioteca nazionale centrale di Roma); 
 
  - 
  due per l´archivio della 
  produzione editoriale regionale in cui ha sede il soggetto obbligato al 
  deposito legale (da individuare con successivo decreto ministeriale). 
  
 
 
È d’obbligo avvertire, 
tuttavia, che disposizioni particolari regolano il deposito di specifici 
documenti (come ad esempio: documenti sonori e video; documenti di grafica 
d’arte, dei video d’artista e dei documenti fotografici; film, soggetti, 
trattamenti e sceneggiature cinematografiche).   
Per quanto riguarda i 
documenti diffusi tramite rete informatica il regolamento rimanda a una prossima 
disciplina.  
Fonte: Ministero dell'Interno  
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/prodotti_editoriali/index.html  
ALTRO...
(Tratto da Danaelibri) ISBN e 
SIAE sono due sigle con le quali ci s'imbatte quasi subito quando si cominciano 
ad avere i primi contatti con le case editrici. Nella confusione totale che 
regna in Italia in questo settore, sembra che non esista nessuna normativa che 
imponga agli editori l’obbligo di dotare i propri volumi di uno o di entrambi 
questi elementi, e così si trovano in circolazione volumi che li hanno entrambi, 
volumi che dispongono di uno solo di questi due marchi, e volumi che non ne 
hanno neppure uno. Ma a cosa servono? Sono equivalenti? Su quale dei due occorre 
insistere con l'editore?  
Codici 
ISBN e ISSN -
L'ISBN, International Standard Book Number, è un 
codice internazionale che individua univocamente un libro in tutto il mondo. È 
un numero di 10 cifre che da diversi anni viene applicato a ogni volume 
ufficialmente edito in tutto il pianeta. Tutti gli esemplari di uno stesso libro 
hanno lo stesso codice ISBN, ma questo è diverso da quello di ogni altro libro 
al mondo, comprese eventuali altre edizioni dello stesso testo. Esso è quindi 
come una matricola, e viene utilizzato spesso per catalogare i volumi nelle 
biblioteche, per ordinare libri per posta, e in generale per riferirsi senza 
errori ad un testo, esattamente come ci si può riferire univocamente a voi 
utilizzando il vostro codice fiscale. Il codice ISBN viene assegnato poco prima 
dell'effettiva pubblicazione del volume, in modo che possa essere stampato su 
una delle prime pagine, o meglio ancora sulla copertina posteriore del libro 
stesso. Per le pubblicazioni periodiche esiste un codice diverso, a 8 cifre, 
denominato ISSN, International Standard Serial Number, che ha un'analoga 
applicazione. 
Link: 
http://it.wikipedia.org/wiki/ISBN 
 
Per ogni codice, l’editore deve compilare, ed è 
passibile di denuncia in caso di falsi, una scheda nel quale dichiara una serie 
di cose sul libro: autore, collana, formato, numero di pagine, prezzo, 
caratteristiche tecniche, e perfino una breve presentazione. Il codice è 
composto da varie parti: Le prime due cifre indicano la lingua in cui è scritto 
il libro, nel caso specifico valgono 88 per l’italiano; le 4 o 5 cifre seguenti 
sono l'identificativo dell'editore e sono sempre le stesse per tutti i libri 
pubblicati da uno stesso editore, le altre tre cifre sono proprie del libro. Dal 
codice ISBN si ricava anche un codice EAN-16 (codice a barre) che, di solito, 
viene stampato sul retro del libro. 
La presenza 
del numero di codice ISBN sul retrocopertina d’un libro attesta  che: 
  - 
- l'opera è stampata da un editore regolarmente registrato (Camera 
di Commercio, Ufficio IVA, Registro degli editori…); 
   
  - 
- l'opera è inserita nel Giornale della libreria consultando il 
quale i librai trovano l'indirizzo dell'editore e anche dell'eventuale 
distributore dell'opera richiesta dal cliente; 
   
  - 
- il titolo e il nome dell'autore sono elencati sul Catalogo 
generale dei libri in commercio che esce tutti gli anni ed è consultabile nelle 
librerie e in molte biblioteche; 
   
  - 
- l'opera è inserita nel circuito dell'editoria di tutto il mondo 
(82 nazioni). 
   
 
Bollini SIAE - 
Hanno uno scopo totalmente diverso. Nascono col 
fine di proteggere l’autore nei confronti dell’editore. In pratica, dopo che 
autore ed editore si sono accordati sul numero di copie da stampare e 
distribuire, la SIAE stampa un numero prestabilito di bollini da applicare sui 
volumi. Il consumo di bollini fornisce così all’autore un controllo esatto del 
numero di copie distribuite dall’editore. A conti fatti però, questo meccanismo 
risulta efficace soltanto nel caso, davvero improbabile, in cui l’editore 
stampi, distribuisca e venda un numero di copie maggiore di quello concordato 
con l’autore, truffandolo così dei diritti d’autore sui volumi eccedenti. I 
volumi in eccesso sarebbero infatti identificabili, in questo caso, grazie 
all’assenza del bollini S.I.A.E.  
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